Nessun grande artista vede mai le cose come realmente sono.
Se lo facesse, smetterebbe di essere un artista.

sabato 20 aprile 2013

Formati di file

JPEG: è l' acronimo di Joint Photographic Expert Group, un gruppo di fotografi che si incontrarono per discutere dei formati per immagini. Un JPEG è un formato compresso molto utilizzato per gli allegati mail grazie alle sue dimensioni ridotte. Il processo di compressione intacca però la qualità della foto e se l' immagine viene compressa eccessivamente ne risulterà dann
eggiata. Nelle D-SLR di alta qualità, utilizzate il formato JPEG con l' impostazione di qualità alta o 10-12, controllate la memoria. Il formato JPEG è anche compatibile sia su Mac che su Pc.

TIFF: questo acronimo stà per Tagged Image File Format. E' un formato di file grafico inventato nel 1980 come formato standard per le diverse piattaforme informatiche. Il formato TIFF può gestire livelli di colori da 1 bit a 24 bit. Da quando è stato creato sono stati apportati miglioramenti, così che ora sono circa 50 versioni diverse. Come il JPEG, anche il formato è compatibile con Mc e Pc.

RAW: i file camera RAW sono immagini non "sviluppate", a volte definiti anche "negativi digitali". In questo formato le immagini non vengono compresse. Potrete quindi avere più controllo sulle modifiche dei colori e l' elaborazione al computer. Inoltre è il formato migliore se avete intenzione di stampare le vostre foto. L' unico problema è che i file RAW occupano il doppio, se non il triplo dello spazio nella vostra scheda di memoria. Le D-SLR più costose hanno la possibilità di scattare in RAW, negli altri casi dipende dal produttore. Queste macchine hanno un software di editing particolare che vi permette di aprire i file RAW, modificarli e poi salvarli come TIFF o JPEG.

lunedì 18 marzo 2013

..la presentazione del corso avverrà in data 25 marzo alle ore 21,oo nella sala Consiliare del Comune di Loreo. Al termine della presentazione ci si potrà iscrivere (chi lo vorrà) al corso. La data di inizio verrà comunicata durante la serata.
Intervenite per conoscere il programma in dettaglio Vi aspettiamo.


sabato 16 marzo 2013

Transfer

...dopo la foto eseguire una fotocopia,
spennellare con un medium la fotocopia (la parte stampata),
appoggiare la fc con la parte spennellata sopra al supporto scelto (in questo caso carta fotografica per stampanti ilford),
far aderire bene la fc al supporto aiutandosi con un rullo di gomma una bottiglia ecc.,
attendere la completa asciugatura,
poi inumidire la fotocopia con acqua e cominciare ad eliminare la carta
tolta tutta la carta l' inchiostro, vedrete, che si sarà trasferito sul supporto che avete scelto, a questo punto ad asciugatura ultimata potrete intervenire con colori pastelli, acrilici, smalti, pennarelli ecc,
in questo caso ho eliminato e graffiato alcune parti della foto con carta vetrata e spugna abrasiva.
Alla prossima
a breve inserirò dei tutorial video.
Ciao

sketch veloce


domenica 3 marzo 2013

Appunti

Si dovrebbe essere sempre innamorati.Questo è il motivo per cui non ci si dovrebbe mai sposare.
(Oscar Wilde)

lunedì 25 febbraio 2013

Progetto cortometraggio - Regia Massimo Colombo-

Come nasce un cortometraggio?
Da una piccola idea, una frase ascoltata, un qualcosa di letto o visto per strada, di solito si ha in mente l'inizio
(quello che in gergo di sceneggiatura si chiama "Il conflitto") poi si pensa ad un finale interessante
che dia un significato alla storia, infine la parte più difficile
collegare l'inizio con il finale attraverso uno sviluppo logico e
interessante (si spera).

Perchè un cortometraggio sulla violenza alla donna?
www.art-factory.name 
 Sul tema della violenza si è generato un grande movimento di associazioni, gruppi di studiose e di artiste, rappresentanti della politica, della magistratura, dei media. Chissà che non sia l'inizio di un cambiamento d’epoca
Violenza sulle donne. Il silenzio è rotto

 Ora noi sappiamo che non sarà un appello, una nuova Carta dei diritti, non saranno uno spettacolo, un documentario, un’inchiesta o un libro a fermare la strage delle donne; neanche le migliori leggi — pur necessarie — basteranno.

Eppure parlarne, scrivere, raccontare le storie,  muoversi insieme, donne e uomini, andare nei teatri o nelle strade con un pensiero comune anti-violenza: tutto questo è un passo importante per capire. E capirci qualcosa aiuta noi a superare quel senso di turbata estraneità che ci prende davanti ai fatti di cronaca e aiuta magari le vittime, almeno alcune tra loro, a scuotersi e salvarsi in tempo.